Psicologa Psicoterapeuta
Paura, ansia, angoscia e terrore sono emozioni molto simili e non sempre facilmente distinguibili. Ciò che le rassomiglia è la presenza di un pensiero negativo da un lato e dalla risposta del corpo dall’altro. L’ansia e le sue sorelle sono delle reazioni di allarme che ci avvertono che qualcosa per noi importante è in pericolo. La loro utilità è quella di mantenere attiva la nostra attenzione su potenziali pericoli.
Emozioni così importanti per la Nostra sopravvivenza possono però diventare disfunzionali e creare un disagio significativo nella Nostra vita lavorativa, scolastica, relazionale e privata.
Quando diventano disfunzionali?
Quando permangono nonostante sia cessata la situazione pericolosa o quando si presentano prima del pericolo anche solo in forma di pensiero negativo, prevedendo tutto quanto di pericoloso potrebbe accadere.
Conseguenze sulla nostra vita
Nel tentativo di limitare l’ansia spesso si mette in atto il meccanismo di evitamento, limitando tutte le attività che possono essere fonte di disagio, compromettendo il benessere e il funzionamento personale. Ad Esempio le persone che provano ansia nel parlare in pubblico potrebbero rifiutare avanzamenti di carriera che richiederebbero tale funzione, limitando così le proprie potenzialità.
L’attacco di panico è un episodio di ansia intensa e improvvisa che raggiunge l’apice in pochi minuti. Si manifesta con una serie di sintomi fisici che spaventano molto la persona che lo sperimenta, che molto spesso ricorre alle cure del Pronto soccorso per paura di morire o impazzire.
Gli attacchi di panico sono molto diffusi, soprattutto tra i giovani. L’OMS stima che ne soffra circa il 3% della popolazione.
Sintomi:
Ansia anticipatoria
Dopo il primo episodio di panico compare la paura che si possa verificare un altro attacco, questa preoccupazione è definita ansia anticipatoria
Trattamento e consigli
Tristezza e malinconia sono emozioni che fanno parte della Nostra vita. Nelle condizioni normali riusciamo a fronteggiarle e a non farci travolgere. Capita però, che in alcuni momenti della nostra vita, si manifestino con maggiore forza e richiedano un aiuto esterno. Si parla in questo caso di un disturbo dell’umore/depressione.
La depressione è stata definita “il male del secolo”, se ne sente parlare sempre più spesso ma non tutti sanno davvero cosa sia. E’ un disturbo dell’umore e, chi ne soffre, si percepisce come inadeguato, senza valore e con un abbassamento dell’autostima. Sperimentano senso di angoscia, mancanza di interesse per quello che normalmente dava piacere, disagio e malfunzionamento nella vita personale.
Diffusione
Nell’ ambito della salute mentale la depressione costituisce la prima causa di disagio a livello globale. Nel mondo ne sono colpite oltre 350 milioni di persone senza distinzioni di sesso, età e stato sociale.
La Psicosomatica è una branca della medicina che studia le patologie che non hanno una origine biologica ma piuttosto psicologica, infatti alcuni sintomi fisici possono non trovare spiegazione e riscontro negli accertamenti medici nonostante siano causa di sofferenza fisica. Si parla di dualismo mente e corpo.
Fondamentale è non confondere il concetto di malattia somatica con malattia inventata o immaginata dal paziente.
La Psicosomatica ipotizza che esista un legame tra l’insorgenza di malattie e stimoli psicologici. Nel trattamento di queste patologie risulta fondamentale individuare l’insorgenza psicologica.
Numerosi studi hanno evidenziato i fattori di rischio che possono determinare l’insorgenza di patologie psicosomatiche.
Tra questi possiamo ricordare :
Le più comuni patologie psicosomatiche riscontrabili nella vita quotidiana
Molte e diversificate sono le patologie che possono essere caratterizzate come psicosomatiche. Tra le principali di questa categoria possiamo ricordare: Fibromialgia, Dermatite, Psoriasi, dolore cronico, tachicardia, Ipertensione, Colon irritabile e ulcera. Altre patologie si possono riconoscere come presenti nella vita quotidiana di molte persone, meno invalidanti ma comunque fonte di disagio. Tra queste ricordiamo:
Il Doc è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di pensieri intrusivi che generano elevati livelli di ansia, cui fanno seguito le compulsioni ossia dei comportamenti ripetitivi e ritualistici messi in atto allo scopo di ridurre il disagio. E’ un disturbo comune e si stima che ne soffra circa il 2-3% della popolazione. Colpisce sia uomini che donne.
Tipologia di pensieri intrusivi
I pensieri sono definiti intrusivi e persistenti. Intrusivi in quanto la persona che gli sperimenta non li riconosce come propri e persistenti perchè molto difficili da sopprimere. Possono assumere forme molto diverse proviamo ad individuare le principali:
Compulsioni
Si definiscono come tali le azioni fisiche o mentali che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto per interrompere i pensieri ossessivi. Nel breve periodo portano un sollievo mentre nel lungo periodo risultano dannose agendo come rinforzo alla compulsione. Chi ne soffre ritiene che ciò che teme davvero non si sia realizzato a causa della compulsione che quindi viene rinforzata e si ripeterà con maggiore frequenza.
Criticità della compulsione
Comporta un malfunzionamento nella vita sociale e lavorativa a causa della elevata quantità di tempo impiegata infatti, molto spesso, chi ne soffre impiega molto più tempo nei compiti quotidiani a causa dei controlli ripetuti.
Alcune delle principali:
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